mercoledì 3 dicembre 2014
martedì 2 dicembre 2014
giovedì 13 novembre 2014
Scienza Attiva: strumenti per il brainstorming
Questa immagine rappresenta una bacheca di Padlet. Si tratta di una lavoro di gruppo in cui il docente imposta il file scegliendo formato e titolo, successivamente gli studenti potranno collegarsi tramite i loro indirizzi e-mail ed inserire dei "postit" con i loro interventi. Padlet è un semplice ed utile strumento per il brainstorming, ovvero per la raccolta di idee che si fa in classe prima di affrontare nei dettagli un nuovo argomento. Padlet è all'indirizzo https://padlet.com/
Progetto Scienza Attiva: poster con Canva
Canva è un sito che consente di produrre poster in modo molto facile ed immediato.
Il menu' consente prima di tutto di impostare un layout per il proprio lavoro. Successivamente si può scegliere tra moltissimi sfondi e font di testo. Infine, tramite l'upload, è possibile inserire immagini personali. E' disponibile anche l'applicazione da scaricare sui tablet e sugli smartphone.
https://www.canva.com/
Il menu' consente prima di tutto di impostare un layout per il proprio lavoro. Successivamente si può scegliere tra moltissimi sfondi e font di testo. Infine, tramite l'upload, è possibile inserire immagini personali. E' disponibile anche l'applicazione da scaricare sui tablet e sugli smartphone.
https://www.canva.com/
mercoledì 5 novembre 2014
ScienzAttiva: inaugurazione del progetto
Martedì 4 novembre, dalle ore 9:00,
dall′Aula Magna del nuovo Campus Luigi Einaudi di Torino, è stata
trasmessa in diretta streaming la prima parte dell′incontro di
presentazione del progetto ′Scienza Attiva′ - edizione speciale EXPO
2015.
I temi scientifici e culturali per l′edizione 2014/2015, scelti perché centrali nel dibattito contemporaneo e perché associati all′esposizione universale di EXPO2015, sono i vari aspetti della tematica principale ′AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE′:
- Scienza e tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare
- Scienza e tecnologia per l′agricoltura e la biodiversità
- Innovazione della filiera agroalimentare
- Educazione alimentare
- Alimentazione e stili di vita
- Cibo e cultura
- Cooperazione e Sviluppo nell′alimentazione
Si consiglia la visione di 34 minuti di video. Dal minuto 79 parla la professoressa Cristiana Peano con un'introduzione agli alimenti. Dal minuto 91 parla la dottoressa Laura Bersani, che tratta della sicurezza alimentare (fino al minuto 113).
I temi scientifici e culturali per l′edizione 2014/2015, scelti perché centrali nel dibattito contemporaneo e perché associati all′esposizione universale di EXPO2015, sono i vari aspetti della tematica principale ′AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE′:
- Scienza e tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare
- Scienza e tecnologia per l′agricoltura e la biodiversità
- Innovazione della filiera agroalimentare
- Educazione alimentare
- Alimentazione e stili di vita
- Cibo e cultura
- Cooperazione e Sviluppo nell′alimentazione
Si consiglia la visione di 34 minuti di video. Dal minuto 79 parla la professoressa Cristiana Peano con un'introduzione agli alimenti. Dal minuto 91 parla la dottoressa Laura Bersani, che tratta della sicurezza alimentare (fino al minuto 113).
Progetto ScienzAttiva 2014-15: primo video
La professoressa Cristiana Peano, docente del Dipartimento di Scienza Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino, è stata intervistata dal team di ScienzAttiva per introdurre gli studenti al tema dell'alimentazione.
Gli argomenti toccati nel video sono:
- la sostenibilità alimentare
- lo spreco alimentare
- la logistica nelle filiere alimentari
- il mercato globalizzato della frutta
- il packaging (l'imballaggio) dei prodotti alimentari
- la responsabilizzazione dei cittadini.
sabato 25 ottobre 2014
Coca Cola and milk experiment
Cliccando sull'immagine qui sopra ci si collega ad una lezione in TED-Ed sulla reazione chimica che avviene tra la Coca Cola e il latte. Studieremo il fenomeno parlando della composizione dei due "reagenti". Sicuramente il video ci fa immaginare ciò che di non molto piacevole accadrebbe nel nostro stomaco e nel nostro intestino bevendo i due alimenti insieme!
martedì 14 ottobre 2014
lunedì 13 ottobre 2014
Per le classi seconde: le forze intermolecolari.
La Khan Academy è una famosa organizzazione educativa senza scopo di lucro creata nel 2006 da Salman Khan, ingegnere statunitense. L'Academy ha lo scopo di offrire servizi, materiali e tutorial gratuiti per l'istruzione e l'apprendimento a distanza. In un'analisi statistica effettuata nel mese di dicembre 2010, i corsi della Khan Academy hanno registrato una media di oltre 35.000 visite quotidiane.
Tra le varie discipline trattate, sono stati creati innumerevoli video di chimica che consentono di rivedere tutti i principali argomenti della chimica generale.
In questo video vengono illustrate molto bene le FORZE INTERMOLECOLARI che si possono instaurare nelle sostanze e che ne condizionano le proprietà fisiche, in particolare il punto di ebollizione.
Gli argomenti trattati nel video sono:
1) le molecole di acetone: CH3-CO-CH3 (interazione dipolo-dipolo);
2) le molecole di acqua: H2O (legame idrogeno);
3) le molecole di metano: CH4 (forze di dispersione di London).
Tra le varie discipline trattate, sono stati creati innumerevoli video di chimica che consentono di rivedere tutti i principali argomenti della chimica generale.
In questo video vengono illustrate molto bene le FORZE INTERMOLECOLARI che si possono instaurare nelle sostanze e che ne condizionano le proprietà fisiche, in particolare il punto di ebollizione.
Gli argomenti trattati nel video sono:
1) le molecole di acetone: CH3-CO-CH3 (interazione dipolo-dipolo);
2) le molecole di acqua: H2O (legame idrogeno);
3) le molecole di metano: CH4 (forze di dispersione di London).
Per le classi prime: misure di volume
In questi giorni il nostro programma di laboratorio prevede di imparare ad eseguire misure di volume utilizzando i cilindri graduati. Tramite una differenza di volume è possibile ricavare il volume di un oggetto immergendolo in acqua. I cilindri utilizzati sono di varie portate e sensibilità. Questo semplicissimo esperimento è un classico esempio di misura indiretta.
mercoledì 8 ottobre 2014
domenica 5 ottobre 2014
Avamposto 42
Il sito www.avamposto42.it racconterà i dettagli della spedizione nello spazio di Samantha Cristoforetti, astronauta italiana. Il programma prevede la partenza alla fine di novembre e la permanenza nella stazione spaziale in orbita attorno alla terra per sei mesi. Samantha condurrà moltissimi esperimenti scientifici nel laboratorio spaziale, ecco le sue parole per spiegare come mai ha voluto il sito:
"La risposta alla “Domanda fondamentale sulla Vita, l’Universo e tutto quanto” è 42, rivela il super computer Pensiero Profondo, dopo averci pensato per sette milioni e mezzo di anni. Certo, come sanno tutti i fan della “Guida Galattica per gli Autostoppisti”, il romanzo di fantascienza umoristica di Douglas Adams, non è ben chiaro quale sia la domanda.
Ma poco importa: quando seppi che avrei fatto parte della Spedizione 42 sulla Stazione Spaziale Internazionale, alla gioia dell’assegnazione si unì un compiacimento divertito per questa coincidenza. Nei mesi successivi, come spesso fanno gli astronauti europei, scelsi un tema a me caro da approfondire nelle attività di comunicazione della missione: la nutrizione. Volevo parlarne, perché nella mia storia personale l’acquisizione di poche, semplici conoscenze sull’interazione tra il cibo e il nostro corpo ha avuto un effetto molto positivo in termini di salute e benessere. Vorrei che sempre più persone posseggano le semplici conoscenze necessarie per fare scelte alimentari consapevoli, che permettano di godere della vita pienamente e a lungo. Allo stesso tempo vorrei che sempre più persone conoscessero la sfida dell’esplorazione spaziale, un affascinante viaggio collettivo dell’umanità per allargare le possibilità della nostra specie. Questi due mondi si incontrano su Avamposto 42. Vogliamo informare, con rigore, certamente, ma sempre con umorismo e uno sguardo divertito. È tutto più semplice di quanto sembri. Come dice la Guida Galattica: Niente Panico!"
Samantha Cristoforetti
martedì 30 settembre 2014
Per le classi seconde: lavori di gruppo sui video di TED-Ed
In questo post è scaricabile il primo modello da utilizzare per la presentazione cartacea dei lavori di gruppo richiesti per la valutazione PRATICA. Si tratta del video HOW ATOMS BOND, elaborato ed approfondito nei punti:
1) Watch;
2) Think;
3) Dig Deeper;
4) Discuss.
I lavori conclusivi, da consegnare alla docente improrogabilmente entro MERCOLEDI' 15 OTTOBRE, potranno essere svolti:
1) iscrivendosi alla piattaforma TED-Ed ed inviando le risposte online;
2) utilizzando i modelli scaricabili qui sotto e lavorando su computer, consegnando alla fine un file in formato .doc o .pdf;
3) utilizzando i modelli scaricabili qui sotto, stampandoli e consegnando il cartaceo.
1) Watch;
2) Think;
3) Dig Deeper;
4) Discuss.
I lavori conclusivi, da consegnare alla docente improrogabilmente entro MERCOLEDI' 15 OTTOBRE, potranno essere svolti:
1) iscrivendosi alla piattaforma TED-Ed ed inviando le risposte online;
2) utilizzando i modelli scaricabili qui sotto e lavorando su computer, consegnando alla fine un file in formato .doc o .pdf;
3) utilizzando i modelli scaricabili qui sotto, stampandoli e consegnando il cartaceo.
Per le classi prime: costruire tabelle e grafici.
Osservando il comportamento di un gas al variare di volume e pressione possiamo costruire la tabella delle misure raccolte in un Foglio di Calcolo di Excel e successivamente ricavare il relativo grafico. Le misure vengono essere effettuate in merito alla LEGGE DI BOYLE con la simulazione reperibile al seguente indirizzo:
domenica 28 settembre 2014
Le classi dei composti inorganici
A questo link è possibile vedere uno schema, digitato utilizzando la piattaforma on line Text2MindMap, delle principali categorie dei composti inorganici, suddivisi tra binari e ternari:
Vai alla Mappa
Vai alla Mappa
giovedì 11 settembre 2014
Progetto Scienza Attiva edizione 2014-15
Anche quest'anno è giunto alla nostra scuola l'invito a partecipare al progetto ScienzAttiva di Torino, attraverso il sito www.scienzattiva.eu.
ScienzAttiva è un progetto innovativo di cittadinanza scientifica via web, uno spazio di dialogo tra i giovani e il mondo della ricerca.
Gli obiettivi del progetto sono quelli di stimolare la creatività ed il senso critico degli studenti e di formare e aggiornare gli insegnanti. ScienzAttiva crea una comunità dove si condividono conoscenze, si discutono punti di vista e si suggeriscono soluzioni.
Studenti, insegnanti e ricercatori di tutta Italia passano attraverso i passi di: analisi delle conoscenze pregresse e formazione, informazione e dialogo con gli esperti, elaborazione e condivisione delle proposte per il futuro.
Il progetto è un'occasione per gli insegnanti di applicare la didattica dei metodi di democrazia partecipativa, con discussioni ed approfondimenti degli aspetti scientifici e culturali dei temi affrontati.
Il progetto si svolge dal vivo, in streaming e on demand.
Il tema proposto per l'anno scolastico 2014-15 è l'alimentazione, questo permetterà di collegarsi all'EXPO 2015 di Milano.
mercoledì 10 settembre 2014
La combustione in assenza di gravità
DAL SITO DELLA NASA
Astronauts onboard the International Space Station report seeing flames that behave like jellyfish. Today's story features must-see video of the microgravity phenomenon.
Gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale dicono di aver visto fiamme che si comportano come delle meduse.
Queste sono le caratteristiche del video che oggi merita di essere visto.
venerdì 5 settembre 2014
TED-Ed per le classi seconde : il legame chimico
In questa lezione, presente in Ted-Ed all'indirizzo:
http://ed.ted.com/on/gjqR9VEt#watch
gli autori spiegano che cos'è e perchè si forma il legame chimico.
Sostanzialmente vi sono due tipi di legame, uno in cui un atomo cede elettroni ad un altro ed uno in cui gli elettroni vengono condivisi. Nel primo caso è come se si trattasse di un tiro alla fune, uno dei due atomi è più forte dell'altro e quindi vince, trattenendo gli elettroni. Nel secondo caso la situazione è paragonabile ad una cena in cui ciascuno porta una pietanza e poi tutte vengono condivise.
http://ed.ted.com/on/gjqR9VEt#watch
gli autori spiegano che cos'è e perchè si forma il legame chimico.
Sostanzialmente vi sono due tipi di legame, uno in cui un atomo cede elettroni ad un altro ed uno in cui gli elettroni vengono condivisi. Nel primo caso è come se si trattasse di un tiro alla fune, uno dei due atomi è più forte dell'altro e quindi vince, trattenendo gli elettroni. Nel secondo caso la situazione è paragonabile ad una cena in cui ciascuno porta una pietanza e poi tutte vengono condivise.
I diversi esempi discussi ci fanno capire comunque che ciò che determina l'unione fra due o più atomi è sempre una questione energetica.
La trascrizione, sia in italiano che in inglese, è scaricabile a questo link:
Transcription: How atoms bond.
La trascrizione, sia in italiano che in inglese, è scaricabile a questo link:
Transcription: How atoms bond.
martedì 2 settembre 2014
La scuola secondo Ken Robinson
Per attivare i sottotitoli in italiano, cliccare l'opzione in basso a destra.
Sir Kenneth Robinson, inglese di Liverpool (4 marzo 1950), attualmente residente a Los Angeles, è un educatore e scrittore britannico. Oltre che come autore di numerose pubblicazioni, è noto anche come conferenziere e consigliere internazionale sull'educazione per i governi e le istituzioni no-profit. È stato Direttore artistico nello Schools Project (1985–89), Professore di Educazione all'Arte nell'Università di Warwick (1989–2001); nel 2003 è stato insignito del titolo di Cavaliere per i servizi resi all'educazione.
In questo interessantissimo talk di TED il professor Robinson espone una divertente e toccante argomentazione a favore della creazione di un sistema educativo che nutra la creatività degli studenti.
lunedì 23 giugno 2014
Programma del corso di recupero estivo per le classi prime
PRIMA LEZIONE
venerdì 19 giugno - dalle 10:45 alle 12:45
Compito per casa n°1:
fare degli schemi riassuntivi sul quaderno di quanto ripetuto nella prima lezione.
Compito per casa n°2, da consegnare alla terza lezione:
scrivere la relazione di laboratorio sull'esperimento dell'analisi alla fiamma.
TUBO A RAGGI CATODICI
SECONDA LEZIONE
martedì 24 giugno - dalle 8:30 alle 10:30
7) Relazioni tra le configurazioni elettroniche, la reattività degli elementi e la tavola periodica.
TERZA LEZIONE
venerdì 27 giugno - dalle 8:30 alle 10:30mercoledì 23 aprile 2014
martedì 22 aprile 2014
venerdì 18 aprile 2014
Chiusura del progetto Scienzattiva
Carissimi docenti e studenti,
ieri si è conclusa l'edizione 2013/2014 del progetto!
Vi ringraziamo vivamente per la bella partecipazione; nei prossimi giorni pubblicheremo sul sito i risultati (risoluzioni con le proposte); inoltre li invieremo a tutti voi via mail e li consegneremo a tutte le istituzioni coinvolte dai temi trattati.
A questi due link potete visionare i video relativi alle giornate di conclusive svoltesi il 15 e 16 aprile, i video sono pubblici e quindi visionabili da TUTTI.
Evento conclusivo sul tema delle Cellule Staminali - 15 aprile 2014
Inoltre nella sezione Forum - Altro del sito, abbiamo inserito un intervento dal nome " SUGGERIMENTI SU SCIENZA ATTIVA", vi chiediamo di commentare tale post per chiedervi quali siano secondo voi i punti deboli del progetto da due punti di vista: organizzazione generale (timetable, fasi, etc..) e piattaforma web.
Un saluto da tutto lo staff, cogliamo l'occasione per augurarvi buona Pasqua.
Scienza Attiva Team
ieri si è conclusa l'edizione 2013/2014 del progetto!
Vi ringraziamo vivamente per la bella partecipazione; nei prossimi giorni pubblicheremo sul sito i risultati (risoluzioni con le proposte); inoltre li invieremo a tutti voi via mail e li consegneremo a tutte le istituzioni coinvolte dai temi trattati.
A questi due link potete visionare i video relativi alle giornate di conclusive svoltesi il 15 e 16 aprile, i video sono pubblici e quindi visionabili da TUTTI.
Evento conclusivo sul tema delle Cellule Staminali - 15 aprile 2014
Evento conclusivo sul tema dell'Energia e Nanoscienze - 16
aprile 2014
http://www.unito.it/media/?content=6624Inoltre nella sezione Forum - Altro del sito, abbiamo inserito un intervento dal nome " SUGGERIMENTI SU SCIENZA ATTIVA", vi chiediamo di commentare tale post per chiedervi quali siano secondo voi i punti deboli del progetto da due punti di vista: organizzazione generale (timetable, fasi, etc..) e piattaforma web.
Un saluto da tutto lo staff, cogliamo l'occasione per augurarvi buona Pasqua.
Scienza Attiva Team
giovedì 10 aprile 2014
L'importanza per la salute della qualità dell'aria interna
Articolo scritto
dagli studenti Bozzini L,, Furlan F., Gentile M., Lombardi G., Penasa
M. e Sezairi H. della classe 2AIT dell'ISIS Galilei di Gorizia
Il
problema della qualità dell'aria all'interno degli edifici, in
inglese Indoor Air Quality, è al momento poco discusso anche se
molto diffuso, visto che coinvolge tutte le persone che trascorrono
gran parte della giornata in luoghi chiusi. Oggi si osserva che molte
malattie scaturiscono o peggiorano a causa della presenza di
inquinanti indoor.
La
qualità dell'aria all'interno degli edifici dipende da molti fattori
come: la temperatura, la ventilazione e l'umidità. Gli inquinanti
possono provenire dall'esterno oppure prodursi all'interno
dell'edificio. Fonti di inquinanti indoor possono essere: i prodotti
di pulizia della casa, i prodotti di trattamento dei mobili, i
materiali da costruzione, gli elettrodomestrici, le combustioni delle
caldaie, il fumo di sigaretta e infine il sottosuolo, da cui deriva
il radon, gas cancerogeno.
Se l'aria
all'interno di un edificio è inquinata esistono dei significativi
rischi per la salute. Gli inquinanti indoor possono causare allergie,
asma, problemi generali di respirazione e cardiovascolari e perfino
tumori. I soggetti più vulnerabili in caso di inquinamento indoor
sono i bambini, le donne incinte, gli anziani e le persone che
soffrono di problemi respiratori e cardiovascolari. Il fumo passivo
di sigaretta, per esempio, causa allergie, tosse o problemi ai
polmoni e al sistema nervoso, soprattutto nei bambini.
Gli
effetti degli inquinanti indoor sono alquanto difficili da misurare,
questo perchè la composizione dell'aria interna può essere
caratterizzata da centinaia di gas, particolati e materiali biologici
diversi e quindi è difficile capire se e come interagiscono tra
loro. Inoltre si tratta di valutazioni molto lunghe e laboriose da
fare perchè gli effetti sulla salute non si manifestano subito ma
bensì con il tempo.
Le
sostanze chimiche che sono considerate le più pericolose come
inquinanti indoor sono: il monossido di carbonio, il biossido di
azoto, il biossido di zolfo, il radon, i componenti del fumo di
sigaretta e i VOC. Questi ultimi sono i cosiddetti composti organici
volatili (Volatile Organic Compounds), ovvero sostanze organiche che
a temperatura ambientale hanno pressioni di vapore superiori a 0,01
KiloPascal. I VOC sono presenti per esempio nei diluenti per le
vernici, negli adesivi, nei prodotti per la pulizia, nei liquidi
refrigeranti dei frigoriferi, nelle benzine, nei solventi dei lavaggi
a secco. Tra i VOC più diffusi citiamo in particolare la
formaldeide, il benzene, l'acetone, il cloruro di metilene e il
percloroetilene. Si tratta di sostanze molto pericolose in quanto
cancerogene.
Un altro
problema molto diffuso nelle abitazioni, che a prima vista può
sembrare meno grave ma che invece porta a delle importanti
conseguenze, è quello relativo all'umidità. L'alto tasso di umidità
è un potenziale rischio per la salute perchè favorisce la
formazione di muffe e batteri molto dannosi per la salute. Per
scongiurare questo problema bisognerebbe mantenere sempre gli
ambienti ben aereati. Anche un tasso troppo basso di umidità porta a
dei problemi perchè l'aria troppo secca favorisce l'irritazione
delle mucose e della pelle.
Il
Comitato Scientifico dei rischi sulla salute e sull'ambiente
dell'Unione Europea (SCHER) ha fatto presente già nel 2011 (Meeting
of the Experts Group on IAQ, 14 June 2011) che in merito
all'inquinamento indoor sono sicuramente necessarie maggiori ricerche
e che bisognerebbe raccogliere dati più numerosi sui maggiori
inquinanti, sui livelli di esposizione della popolazione ed i
relativi effetti sulla salute. La SCHER sostiene anche che dovrebbero
essere definiti dei valori guida basati sulla salute per gli
inquinanti chiave e che infine dovrebbero essere attentamente
valutate tutte le fonti conosciute che possono contribuire
all'inquinamento indoor.
Nell'immagine:
esperimento di laboratorio con produzione e verifica
delle proprietà
acide del biossido di zolfo.
La foto è stata scattata dagli studenti
della classe 2AIT
nel laboratorio di chimica dell'ISIS Galilei di
Gorizia.
domenica 6 aprile 2014
Articolo sulla nanotecnologia
Articolo
sulla nanotecnologia dello studente Marko Cirkovic, classe 2AEE dell'ISIS Galilei
di Gorizia.
Nanotecnologia:
applicazioni e sviluppi.
La nanoscienza, introdotta per la prima volta dallo scienziato
Richard Feynman nel 1959, studia le particelle al miliardesimo di
metro ed è una materia interdisciplinare, infatti comprende
biologia, chimica e fisica. La nanotecnologia, invece, applica
all'industria ed alla tecnologia le scoperte della nanoscienza,
sintetizzando materiali innovativi e inserendoli in opportuni
dispositivi e apparecchiature. Le nanoparticelle hanno dimensioni
che vanno da uno a cento nanometri. A questa scala andiamo da pochi
atomi fino ad aggregati di decine di atomi. Siamo in una dimensione
quasi impensabile, che è stato possibile sondare solo grazie ad uno
speciale microscopio, detto STM (Microscopio a Scansione ad effetto
Tunnel) per l'invenzione del quale due ricercatori tedeschi hanno
ricevuto il premio Nobel nel 1986. Le caratteristiche delle
nanoparticelle non sono le stesse delle particelle normali, ci
“avventuriamo” infatti nel nanomondo dove le forze che
intervengono tra le particelle sono essenzialmente quelle
quantistiche ed elettromagnetiche. L'interazione con l'ambiente
esterno cambia e quindi alcune proprietà cambiano, un esempio è
l'oro, le cui nanoparticelle hanno colori ben diversi dal classico
giallo lucente, bensì appaiono blu, verdi o viola.
Le nanoscienze trovano importanti applicazioni in molti campi:
elettronico, farmaceutico, tessile, aeronautico e molti altri. In
campo medico è importantissimo il fatto che, grazie alle
nanotecnologie, si prevede che presto potremo curare i tumori con
grande efficacia tramite nanofarmaci capaci di essere estremamente
selettivi, ovvero di individuare le singole cellule malate e
colpirle.
In campo tessile è da segnalare un prodotto, già commercializzato
con vari marchi, che consente di rendere totalmente idrorepellenti
gli abiti. E' molto interessante notare come tute, scarpe o guanti da
lavoro vengano così resi impermebili non solo all'acqua ma anche al
fango e alla sporcizia. Anche le visiere dei caschi per le moto e i
parabrezza delle auto possono essere facilmente trattati con queste
particolari nanoparticelle super-idrorepellenti, con un conseguente
vantaggio di visibilità in caso di pioggia. Abbiamo testato con un
semplice esperimento il comportamento dell'acqua su una superficie di
vetro trattata con questo prodotto super-idrorepellente e abbiamo
notato (vedi foto) come essa si allontani dalle zone trattate, ovvero
dai bordi, e si concentri al centro della superficie.
L'uomo in realtà sta copiando la natura. Le foglie del loto, pianta
diffusa sia in America centro-meridionale che in Asia e in Australia,
sono state infatti lo spunto per la sintesi di questi prodotti. E'
dall'attenta osservazione di oggetti naturali alle nanoscale che i
ricercatori hanno pensato a molte possibili applicazioni
tecnologiche. Colpisce molto l'esempio delle piante carnivore che si
nutrono di formiche. Osservando al microscopio STM la “bocca”
delle piante carnivore, ci si è accorti che questa è ricoperta da
nanoscopiche scanalature nelle quali, se è asciutta, le formiche
possono aggrapparsi e sfuggire alla pianta, ma quando questa è
bagnata l'acqua penetra nelle scanalature, gli insetti scivolano e
vengono così ingoiati. La nanostruttura delle superfici quindi può
fare la differenza. Un altro dispositivo nanotecnologico che presto
vedremo in produzione su larga scala è sicuramente la cella solare
al succo di mirtillo. Si tratta di qualcosa di veramente innovativo
che potrà consentirci di sostituire il silicio delle attuali celle
solari con materiali naturali organici. Il succo di mirtillo cattura
facilmente l'energia solare e, grazie ad una matrice solida di
nanocristalli di biossido di titanio, il fotone solare viene
facilmente convertito in corrente elettrica. Le applicazioni di
questo tipo di scoperta sono davvero variegate, si va dalle vetrate
che forniscono direttamente corrente, alle lampade che di giorno
catturano la luce e di notte illuminano le nostre case.
Altro dispositivo clamoroso, inventato tra l'altro da un docente
universitario italiano residente negli Stati Uniti, è la foglia
artificiale. Il sistema copia in qualche modo il primo step della
fotosintesi clorofilliana, nel quale l'acqua e la luce producono
ossigeno ed idrogeno. Grazie ad un sottile strato di nanotubi i due
gas prodotti possono essere facilmente separati e convogliati in
serbatoi distinti. Questo dispositivo potrebbe consentirci di
produrre in modo sostenibile un vettore energetico sostenibile
(l'idrogeno), la ripetizione della parola “sostenibile” ci dà
l'idea della potenza del dispositivo: si tratterebbe di un traguardo
incredibile per la scienza.
Secondo me la nanotecnologia è una grandissima conquista da parte
dell'uomo perchè in futuro potrà aiutarci in molteplici campi. Si
tratta solo di approfondire ancora l'eventuale pericolosità delle
nanoparticelle, della quale non si sa molto al momento. Ci auguriamo
che l'analisi della potenziale nocività vada avanti di pari passo
con la messa in commercio di questi nuovi incredibili prodotti.
Nell'immagine: l'acqua si concentra al centro della superficie di vetro in quanto i bordi di questa sono stati trattati con un prodotto super-idrorepellente di formulazione nanotecnologica (foto scattata dagli studenti della classe 2AMM dell'ISIS Galilei di Gorizia nel corso della manifestazione Tecnosoft 2014).
giovedì 3 aprile 2014
sabato 22 marzo 2014
giovedì 20 marzo 2014
domenica 16 marzo 2014
Applicazioni delle nanotecnologie
PROGETTO SCIENZATTIVA
APPLICAZIONI DELLE NANOTECNOLOGIE
dalla presentazione della prof.ssa Elena Tresso
(Università di Torino)
Cosa possono fare le nanotecnologie in relazione al problema energetico? Non potranno certamente risolvere subito tutti i problemi, prima di tutto dobbiamo cercare di ridurre il consumo energetico, poi sicuramente la nanotecnologia potrà darci una mano ad ottimizzare l'uso delle fonti rinnovabili, in particolare il sole.
Nel sito "Nanoforum" c'è la rappresentazione di un albero i cui rami sono le possibili applicazioni della nanotecnologia. In particolare possiamo citare:
1) l'isolamento;
2) la termoelettricità;
3) l'energia portatile;
4) il solare;
5)la produzione di idrogeno.
Vediamo adesso 3 esempi di come le nanotecnologie possono essere applicate.
Esempio 1: parleremo di celle solari al succo di mirtillo.
Esempio 2: vedremo come ottenere idrogeno a partire dall'acqua simulando una fase della fotosintesi.
Esempio 3: vedremo come sia possibile ottenere energia elettrica dai rifiuti organici.
ESEMPIO N°1: CELLE FOTOVOLTAICHE SENSIBILIZZATE CON I COLORANTI.
La cella solare in questo caso viene sensibilizzata con un colorante, che in inglese si dice "dye". E' composta da materiali nanostrutturati. Vengono utilizzate nanoparticelle di biossido di titanio, TiO2. Questa è una sostanza molto usata: per la produzione di vernici, di dentifrici, di creme. Si tratta di un materiale non inquinante, non dannoso e poco costoso. Le sue nanoparticelle vengono rivestite da un colorante, che può essere sia naturale che artificiale, per esempio succo di mirtillo. Nella cella vi è poi un elettrolita liquido, a base di iodio. Il tutto è inserito tra due vetri rivestiti da ossidi trasparenti conduttori e da un catalizzatore al platino. Si ottiene così una specie di "panino" fatto di materiali non inquinanti e poco costosi. La luce colpisce il colorante che assorbe il fotone, questo provoca il trasferimento di un elettrone all'ossido di titanio, l'elettrone passa poi attraverso le nanoparticelle , arriva allo strato conduttore e viene fatto uscire dal sistema per alimentare il nostro dispositivo (l'apparecchio da far funzionare). L'elettrone torna poi in ciclo in quanto l'elettrolita ridà l'elettrone al colorante. L'elettrolita è a base di molecole I3-, le quali si convertono in 3I- liberando un elettrone. In questo sistema è molto importante l'impacchettamento, che viene detto packaging, perchè non deve perdere liquido nel tempo. Questo sistema è stato introdotto molti anni fa da un ricercatore svizzero e da allora è stato studiato ed ottimizzato. Le molecole adatte ad essere utilizzate come coloranti possono essere: il succo d'uva, le antocianine estratte dai pigmenti dei fiori, i pigmenti del vino e infine anche coloranti sintetici a nanoparticelle come i cosiddetti "quantum dots". Le celle che così si producono non sono legate ad un solo tipo di colorante o di colore, ma possono avere vari colori, pertanto trovano interessanti applicazioni in campo architettonico. I nanocristalli migliorano il fenomeno di cattura dei fotoni in base alla loro organizzazione strutturale. La luce rimane praticamente intrappolata ed ha maggiore probabilità di essere assorbita dal sistema e trasformata in corrente elettrica. Per migliorare l'efficienza di raccolta dei fotoni si possono utilizzare anche i nanotubi, si tratta di strutture ben allineate attraverso le quali viene facilitato il passaggio degli elettroni, tuttavia vi è uno svantaggio legato alla superficie del nanotubo, che è molto piccola, pertanto si deve utilizzare meno colorante per ricoprirlo. Attualmente si stanno studiando morfologie intermedie basare sull'uso dell'ossido di zinco, ZnO, grazie al quale si possono sintetizzare nanostrutture con delle ramificazioni, tipo i coralli. Un altro suggerimento per migliorare l'efficienza di questi dispositivi è quello di migliorare la stabilità nel tempo tramite l'uso di materiali plastici nei quali viene inserito l'elettrolita, praticamente si tratta di membrane flessibili, che sigillano il liquido a base di iodio ed evitano così la sua perdita nel tempo. On line possiamo vedere molte immagini di applicazioni architettoniche di questi pannelli solari, con soluzioni molto innovative (vedi slides della presentazione). Le celle solari risultano così integrate nell'edificio, possiamo utilizzare colori diversi, sfruttare la loro flessibilità, si possono realizzare dei disegni. La Apple pensava di dotare i suoi computer di questi dispositivi ma purtroppo la loro effiecenza è ancora alquanto bassa. Altre idee possono essere quella di utilizzarli come pannelli di separazione tra gli ambienti di una casa o come quadri da appendere alle pareti. Questi pannelli possono così alimentare lampade oppure alimentare un tavolo sul quale possiamo ricaricare tutte le nostre apparecchiature elettriche portatili. Viene sfruttata anche la luce diffusa, non solo quella diretta. La Sony ha già commercializzato delle lampade che catturano la luce solare di giorno e di notte questa alimenta dei led.
Vediamo due video che spiegano la composizione e l'uso di questi dispositivi.
ESEMPIO N°2: UN COMBUSTIBILE PULITO DALL'ACQUA
Altro esempio di applicazione dei materiali nanotecnologici è la messa a punto di celle solari per produrre idrogeno a partire dall'acqua. Sappiamo che l'idrogeno è un combustibile pulito e sarebbe una grande vantaggio ottenerlo dall'acqua non tramite l'elettrolisi, per la quale serve comunque energia elettrica, ma sfruttando il sole. I dispositivi attualmente in fase di studio imitano la prima fase della fotosintesi clorofilliana nella quale avviene questo primo step:
acqua + energia solare ---> idrogeno + ossigeno
Potendo imitare questo passaggio, avremo un combustibile pulito con una fonte di energia pulita. Il nostro dispositivo raccoglie la luce solare su un fotosistema che scatena la dissociazione dell'acqua formando da un parte ossigeno e dall'altra la coppia costituita da ione idrogeno H+ e un elettrone. La cosa essenziale è quella di separare immediatamente l'ossigeno dagli ioni idrogeno, per impedire che, venendo in contatto, tornino di nuovo a dare acqua. Per estarre subito gli ioni H+ prodotti si utilizza una membrana selettiva nanotecnologica. L'idrogeno viene fatto passare attraverso questa membrana e viene convogliato in una zona in cui H+ ed elettrone si ricombinano per dare il gas idrogeno, H2. La membrana è costituita da nanotubi al carbonio e un polimero chiamato Nafion. La membrana viene attraversata dagli ioni H+ e dagli elettroni che, lontani dall'ossigeno, rigenerano il gas. In pratica nel sistema entra acqua ed esce gas, tanto è vero che si notano le bolle di gas. Anche in questo caso si stanno studiando vari accorgimenti per migliorare l'efficienza del sistema. Per esempio si cerca di ridrre la distanza fra gli elettrodi allo scopo di minimizzare la resistenza elettrica della cella. La luce fa funzionare il fotocatalizzatore presente nel sistema. Il MIT sta studiando a fondo questo dispositivo, tanto è vero che possiamo vedere qui sotto un video relativo a questi studi. Si tratta praticamente della sintesi di foglie artificiali.
ESEMPIO N°3: ENERGIA ELETTRICA DAI RIFIUTI ORGANICI
Terzo ed ultimo esempio di applicazioni della nanotecnologia è il dispositivo che permette di ottenere energia elettrica dai rifiuti organici. Si tratta di celle a combustibile microbiologiche. Il sistema è molto innovativo e risponde a due problematiche: la produzione di energia elettrica e il riutilizzo di materiali di scarto. Nelle acque di scarico sono presenti sostanze organiche che possono essere impiegate come produttori di energia. Vengono sfruttati dei batteri che hanno la caratteristica di rilasciare elettroni nel loro metabolismo. La loro attività metabolica in generale è molto complessa, tuttavia ciò che interessa è che prevede il passaggio di elettroni, i quali vengono intercettati e prelevati facendoli passare attraverso un circuito esterno.
Per finire, ecco un'interessante puntata della trasmissione Geo Scienza, in cui gli esperti dell'IIT illustrano alcune interessanti applicazioni delle nanotecnologie.
Per finire, ecco un'interessante puntata della trasmissione Geo Scienza, in cui gli esperti dell'IIT illustrano alcune interessanti applicazioni delle nanotecnologie.
GEO SCIENZA: APPLICAZIONI DELLE NANOTECNOLOGIE
martedì 11 marzo 2014
ScienzAttiva: fase deliberativa
LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI UNA PROPOSTA DELIBERATIVA PER SCIENZATTIVA
Entro la fine di marzo le classi devono inviare una loro proposta di lavoro per il prossimo anno scolastico. La proposta può essere inviata sia dagli stduenti che dai docenti.
Perché una proposta
sia ben strutturata dovrebbe prevedere:
Un ambito di
intervento, definito dai seguenti 2 criteri:
A) Dimensione
territoriale (domestico, scolastico, comunale, provinciale,
regionale, nazionale,
internazionale,...)
B) Dimensione temporale
(periodo preso in considerazione; es. “nei prossimi 5 anni...”)
I provvedimenti, per
ognuno dei quali dovranno essere evidenziati i seguenti aspetti:
- Cosa – oggetto e obiettivi dell’intervento
- Chi - attuatori del provvedimento (singoli cittadini, famiglie, scuole, associazioni, Enti pubblici,...)
- Destinatari del provvedimento
- Come – strumenti e risorse (anche finanziarie) necessari all’attuazione del provvedimento.
Per facilitare il
lavoro delle classi, per quanto riguarda il 'Cosa', suggeriamo di
seguito alcune tipologie di provvedimento:
- Progetti di ricerca
di base
- Progetti applicativi
di tecnologie/terapie
- Proposte legislative
- Proposte per la
ricerca fondi destinati a
ricerca/innovazione/istruzione/comunicazione...
- Azioni di
comunicazione/informazione
- Innovazione dei
metodi didattici
PROPOSTA DELL'INSEGNANTE:
AMBITO D'INTERVENTO:
scolastico
DIMENSIONE TEMPORALE:
un anno scolastico
COSA: costruzione di
un'unità di apprendimento sulla nanotecnologia
CHI: consiglio di
classe di una classe seconda
DESTINATARI: studenti
di una classe seconda
COME: incontri di
programmazione tra i docenti, incontro con un esperto esterno,
svolgimento delle lezioni con l'utilizzo della didattica web 2.0; adeguate risorse finanziarie.
martedì 4 marzo 2014
Progetto ScienzAttiva: domande agli esperti.
Ecco una serie di interessanti domande che sono scaturite in classe dalla discussione sulle applicazioni delle nanotecnologie e che intediamo porre agli esperti dell'Università di Torino nell'ambito del progetto ScienzAttiva.eu. Le domande andranno spedite agli interessati attraverso la mail-box del sito www.scienzattiva.eu.
GIACOMO
In classe, riguardo alle
applicazioni delle nanotecnologie, abbiamo parlato
di un particolare materiale spugnoso che sarebbe capace di assorbire
solo gli olii e non l'acqua. Penso che sarebbe fondamentale per
risolvere tanti casi di inquinamento. Quando sarà possibile produrlo
su larga scala? I costi sarebbero sostenibili? L'uso di questi
materiali comporterebbe qualche effetto secondario non gradito?
DANIEL
Perchè i materiali
nanotecnologici spugnosi che assorbono selettivamente gli idrocarburi
non sono già in produzione ma esistono solo in forma di prototipi
dell'IIT? Quali sono i problemi che possono esserci sulla diffusione su larga scala, in campo tecnico
ed economico?
MASSIMILIANO
In che modo la
nanotecnologia può aiutare la vita dell'uomo in campo medico?
Qual è il principale
utilizzo nel settore della nanoingegneria?
MICHELE
A scuola, oltre che di
nanotecnologia, abbiamo parlato anche della fusione fredda e di un
reattore, detto e-cat, attualmente in studio, capace di produrre
energia pulita grazie alla fusione nucleare a basse temperature. C'è
qualche attinenza con la nanotecnologia? Visto che nel dispositivo
l'uso del catalizzatore è fondamentale, possono le nanotecnologie
dare una mano all'implementazione del reattore? E' prevista questa
applicazione?
RICCARDO
In classe abbiamo visto come
funziona il miscroscopio a scansione ad effetto tunnel. In esso
avviene una sorta di “teletrasporto” a livello elettronico, il cosiddetto effetto tunnel appunto. Con la fantasia non si può
non andare al teletrasporto, tanto citato nei romanzi e nei film di
fantascienza, ma viene da chiedersi: un domani, sarà possibile
attuare veramente il teletrasporto a livello macroscopico? C'è qualche nesso con la nanotecnologia?
ALESSANDRO
Personalmente sono molto
interessato alla meccanica nei motori. Quali sono le applicazioni
nanotecnologiche che possono migliorare le produzioni e le
prestazioni in questo campo?
MATILDE
Credo e spero che in un
immediato futuro la nanotecnologia potrà dare una mano a trovare e a
diffondere l'uso delle fonti rinnovabili di energia. Attualmente ci sono delle applicazioni nanotecnologiche, in questo campo, in
fase di studio? Quali sono?
FABIO
Personalmente sono
interessato ai possibili aspetti negativi dell'uso delle
nanoparticelle. Possono essere nocive o tossiche e dare dei problemi
all'ambiente ed alle persone? Visto ciò che è accaduto per le
materie plastiche, di cui attuamente esistono enormi isole che
inquinano gli oceani, possiamo essere del tutto certi che lo sviluppo
della nanotecnologia poterà più benefici che problemi?
GIANLUCA
E' vero che in un futuro non
troppo lontano l'uomo potrà utilizzare delle “nanomacchine” o
“nanorobot” all'interno del corpo umano? Se sì, quando sarà
possibile?
MATTEO
Quali possono essere le
applicazioni delle nanotecnologie nella nanoelettronica, soprattutto
nel settore della telefonia?
DANIELE
Mi interesserebbe sapere se.
sfruttando le sintesi nanotecnologiche, sarebbe possibile produrre
materiali che non diano dilatazione termica all'aumentare della
temperatura.
MARCO
Vorrei sapere quali potranno
essere gli sviluppi futuri più significativi delle nanotecnologie in
ambito medico.
SIMONE
Mi piacerbbe sapere se in
futuro potranno esserci delle applicazioni della nanotecnologia
nell'ambito delle costruzioni antisismiche. Nella nostra regione,
il Friuli Venezia Giulia, ci sono delle aree ad alto rischio sismico, pertanto questo
ambito di studio potrebbe essere molto importante.
Inoltre vorrei sapere se
in futuro sarà possibile produrre veri e propri arti (protesi)
artificiali, molto simili alla natura, da applicare alle persone che hanno subito amputazioni.
OMAR
In classe abbiamo parlato
delle applicazioni della nanotecnologia in medicina e della possibile
cura dei tumori. Oltre a questo, quali sono le più importanti
applicazioni in nanomedicina?
Abbiamo visto anche che la
nanotecnologia è in grado di cambiare le proprietà meccaniche dei
materiali, quali potrebbero essere esempi in questo campo?
Infine vorrei sapere se,
grazie alla nanotecnologia, in un futuro potremo pensare di
sinettizzare combustibili liquidi alternativi agli idrocarburi, che
magari possano fornirci energia senza dare problemi di inquinamento.
GIACOMO
Quali sono i costi delle
nanotecnologie in campo medico? Per esempio, nella cura dei tumori?
In un futuro prossimo, si
potranno usare dei nanofiltri per la depurazione delle acque?
GIOVANNI
Sono importanti i materiali
tecnologici per costruire telescopi e per creare CCD che permettono
di ottenere immagini sempre più nitide e precise, nonostante la
distorsione causata dall'atmosfera?
GIANLUCA
Per le applicazioni delle
nanotecnologie nei materiali, ad esempio in campo nanochirurgico, i
nanorobot, o i “sommergibili” miniaturizzati, sono difficili da
costruire? Quanto tempo ci vuole per costruirne uno?
EMANUELE
Qual è l'elemento più
utilizzato, attualmente, in campo nanotecnologico?
MARKO
Si possono modificare i
materiali utilizzando la nanotecnologia o ci sono alcuni che non
presentano effetti dopo la modifica?
MARZIO
Quanto tempo è necessario
per produrre su larga scala i telefoni flessibili? Con che materiali?
E quanto costerebbero?
GABRIELE
Quando potrà essere
distribuito un computer a livello microscopico con le prestazioni
ancora migliori di quelle che esistono tutt'oggi?
Si riuscirà mai a costruire
dei cellulari trasparenti e flessibili grazie alla nanotecnologia?
GABRIELE
Poco tempo fa mi è giunta
voce che stanno mettendo in commercio una scheda SD da un terabyte,
per produrre questa scheda si usano le nanotecnologie?
ALEX
Si potrebbero produrre dei
filtri nanotecnologici in modo da desalinizzare l'acqua di mare a
basse temperature?
Si potrebbe produrre un
“guanto nanotecnologico” con un piccolo schermo LCD, impiegato
sia come cellulare che come fotocamera per l'acquisizione delle
immagini?
ALBERTO
In futuro i “nanomotori”
per cosa potranno essere utilizzati?
Ho visto in un video su
YouTube che si parlava di una nuova generazione di batterie che
sfruttano le cariche elettriche capacitive che si creano fra due
lastre di metallo o altre materiali conduttori, in grado di
ricaricarsi in pochi secondi perchè non vengono coinvolte nel
processo reazioni chimiche. Quando entreranno in commercio queste
batterie di nuova generazione?
DIEGO
Eè possibile produrre dei
nanochip da innestare nel corpo umano?
MATTIA
Le nanotecnologie hanno
applicazioni in natura, in particolare per la protezione delle specie
animali in via di estinzione?
DANIELE
Le nanotecnologie ci
aiuteranno ad esplorare lo spazio e a popolare altri pianeti?
Esistono già dei modelli di
tute spaziali innovative prodotte sfruttando le nanotecnologie?
Esistono già dei materiali
isolanti termici in grado di isolare completamente un ambiente
dall'esterno?
martedì 25 febbraio 2014
lunedì 24 febbraio 2014
mercoledì 19 febbraio 2014
Esperimenti sul fumo
FILMATI CON ESPERIMENTI SUL FUMO DI SIGARETTA
https://www.youtube.com/watch?v=-DbFBu_I_lA&list=PL3AC0FB0C9A2CC608
https://www.youtube.com/watch?v=ufsvQlhaleA
https://www.youtube.com/watch?v=6r2vgxnC3D4
https://www.youtube.com/watch?v=lWAmPGLC1tM
LA DIFFUSIONE DEI GAS
https://www.youtube.com/watch?v=Tj0VugcUQHo
https://www.youtube.com/watch?v=-DbFBu_I_lA&list=PL3AC0FB0C9A2CC608
https://www.youtube.com/watch?v=ufsvQlhaleA
https://www.youtube.com/watch?v=6r2vgxnC3D4
https://www.youtube.com/watch?v=lWAmPGLC1tM
LA DIFFUSIONE DEI GAS
https://www.youtube.com/watch?v=Tj0VugcUQHo
sabato 25 gennaio 2014
giovedì 23 gennaio 2014
Photo cube
Photo Cube
Le foto sulle facce di questo cubo sono relative al primo esperimento eseguito dagli studenti greci nell'ambito del progetto eTwinning, a cui partecipa la classe 1AIT dell'SIs di Gorizia. Il progetto consiste nella condivisione di una serie di esperimenti sulla materia e l'energia. Partecipano al progetto 4 nazioni: Belgio, Grecia, Spagna e Italia. L'esperimento riprodotto sul cubo ha lo scopo di tarare e graduare un termometro, secondo la scala Celsius.
sabato 18 gennaio 2014
Mano in flexinol
Una mano capace di muoversi grazie ad alcuni fili di una particolare
lega: il flexinol. Questo materiale è una lega di Nichel e Titanio che
quando viene attraversato da corrente o semplicemente riscaldato, riduce
la sua lunghezza ed è in grado di spostare o sollevare un oggetto in
modo completamente silenzioso. Le applicazioni spaziano dalla robotica
alla chirurgia, dalla automazione industriale agli impieghi militari.
Questi fili di piccolo diametro si contraggono come i muscoli quando
ricevono un impulso elettrico.
La qualità dell'aria negli ambienti confinati
Con il presente elaborato mi sono proposta di ripercorrere i progressi
fatti dalla scienza, negli ultimi trenta - quarant’anni, nel campo del
monitoraggio degli inquinanti degli ambienti confinati e delle patologie da essi
causate. Tali progressi sono sottolineati dalle norme tecniche, dalle linee
guida e dalle normative dei differenti paesi, dagli Stati Uniti all’Europa,
che hanno seguito le varie ricerche e continuano a testimoniare una sempre
maggiore presa di coscienza sui fattori di rischio, chimico, fisico e biologico,
per la salute umana.
Ho dedicato una particolare attenzione agli inquinanti chimici negli
ambienti lavorativi, in quanto causa di numerose malattie, anche mortali:
proprio per le scoperte scientifiche fatte in questo campo, i vari governi sono
potuti intervenire con un’apposita e sempre più mirata legislazione per la
tutela della salute dei cittadini.
Eugenia Accusani
martedì 7 gennaio 2014
mercoledì 1 gennaio 2014
Ultra ever dry: nanotechnology applications
Nanotechnology applications
Ultra-Ever Dry is a superhydrophobic (water) and oleophobic (hydrocarbons) coating that will completely repel almost any liquid. Ultra-Ever Dry uses proprietary nanotechnology to coat an object and create a barrier of air on its surface. This barrier repels water, oil and other liquids unlike any coating seen before. The other breakthrough associated with Ultra-Ever Dry is the superior coating adherence and abrasion resistance allowing it to be used in all kinds of applications!
Ultra-Ever Dry è un rivestimento superidrofobico (anti acqua) e oleofobico (anti idrocarburi) che può respingere completamente quasi ogni liquido. Ultra-Ever Dry utilizza delle proprietà nanotecnologiche per coprire un oggetto e crea una barriera all'aria sulla sua superficie. Questa barriera respinge l'acqua, l'olio e altri liquidi come nessun altro rivestimento precedente. Un altro passo in avanti associato all'Ultra-Ever Dry è il livello superiore di aderenza e la resistenza all'abrasione che permettono di utilizzarlo in tutti i tipi di applicazioni!
Ultra-Ever Dry site
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